Cop21, l’Accordo sul Clima entra in vigore

Dallo scorso 4 novembre l’Accordo sul Clima è entrato in vigore e intanto è iniziata la Cop22 di Marrakech

L`umanità si ricorderà del 4 novembre 2016 come del giorno in cui i Paesi del mondo hanno fermato la marcia verso una catastrofe climatica che sembrava inevitabile e hanno aperto la strada per un futuro sostenibile”. Con queste parole Patricia Espinosa – che ha preso il posto di Christiana Figueres in veste di segretario esecutivo della Convenzione Quadro sul Cambiamento Climatico – ha voluto celebrare l`entrata in vigore, dell`Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici.

La soglia di almeno 55 ratifiche da parte dei Paesi firmatari, pari al 55% delle emissioni di gas serra prodotte, per far entrare in vigore l’intesa globale e’ stata raggiunta il 5 ottobre scorso, con la conferma dell’Ue che rappresenta il 12% delle emissioni. Ad oggi sono 94, dei 192 firmatari, i Paesi che hanno ratificato il patto di Parigi.

L’Italia ha approvato lo scorso 27 ottobre il Ddl di ratifica, che è in attesa di essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

Cop22, iniziati i colloqui di Marrakech

La prossima tappa è Marrakech, in Marocco, dove si sta svolgendo (dal 7 al 18 novembre) la Cop 22, la 22esima edizione della conferenza annuale sul cambiamento climatico prevista dalla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici.
Sul tavolo dei colloqui ci saranno, nel dettaglio, proprio gli obiettivi stabiliti a Parigi, dove i Paesi hanno preso impegni per abbattere le emissioni di gas a effetto serra. I colloqui serviranno quindi ad assicurare l’impegno concreto e tempi certi, ma anche a garantire un piano per l’erogazione di 100 miliardi di dollari l’anno per aiutare i Paesi in via di sviluppo a far fronte ai cambiamenti climatici.
“Dobbiamo dare un significato tangibile alle idee e alle proposte che sono state raccolte nel corso di più consultazioni. Dobbiamo essere spinti ad agire”, ha sottolineato il presidente della Cop22 e ministro degli Esteri marocchino Salaheddine Mezouar.
In occasione del passaggio di testimone da Parigi a Marrakech, Segolene Royal, ministro dell’Ambiente francese, ha sottolineato l’importanza simbolica della sede dei colloqui post-Parigi.“La Cop22 è una Cop africana, ed è dove si trovano le priorità e anche la speranza”, ha dichiarato il ministro francese. Parlando alla sessione plenaria, Royal ha detto: “Il cambiamento climatico è in Africa più crudele e più ingiusto. È il continente africano quello che soffre di più senza essere responsabile, in particolare con catastrofi legate alla desertificazione. Dei 50 Paesi più a rischio per il riscaldamento globale, 36 si trovano nell’Africa sub-sahariana”.
Allo stesso tempo queste Nazioni sono anche tra le più impegnate a inventare il mondo del futuro, in cui i Paesi non facciano gli stessi errori fatti dalle Nazioni industrializzate nelle loro strategie per garantire la sicurezza economica, ha aggiunto Royal.
A Marrakech sono attesi oltre 30.000 partecipanti, tra cui 43 capi di Stato e 32 capi di governo o primi ministri.

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